Lo Storytelling è un'arma - a podcast by Ale Big Mama || CLUBBERS

Abbiamo accennato a questo importante elemento nel post “Ma cos’è il copywriting?”

Lo abbiamo definito come il più grande alleato dei writers!

In poche righe avrete tutto ben chiaro, promesso.

La sveglia di questa mattina, devo essere sincero, è stata Taracchi, il mio Frenchie Bulldog...

Erano le 6 del mattino e, nonostante fossi andato a letto presto, cosa molto insolita, avrei voluto recuperare qualche altra ora di sonno...

Nonostante tutto, mi sono fatto forza: via la coperta, persiane aperte, doccia e, a malincuore, senza caffè ho iniziato la mia giornata.

Non ho resistito per molto: dopo più o meno mezz’ora ne ho bevuti 2, finite le cialde la Moka ha ripreso la sua utilità!

Spero tu mi capisca, anzi ti ringrazio in anticipo per la tua (inconsapevole) empatia.

Al di là di tutto oggi è un grande giorno! Sono le 8 di mattina e voglio raccontare una storia.

In questi giorni sto leggendo “Come vincere lo stress e cominciare a vivere” di Dale Carnegie, un libro che nella sua semplicità, riesce ogni giorno ad attrarmi, qualsiasi cosa io debba fare.

Nonostante non proponga delle novità assolute dal punto di vista concettuale, mi ha particolarmente colpito nell’esposizione, nel modo di arrivare ai punti salienti.

Ogni capitolo/paragrafo inizia con una storia.

Uomini conosciuti direttamente da Dale, poeti d’altri tempi e semplici padri di famiglia animano ogni singolo capitolo, facendo trasparire un concetto di fondo molto importante:

Non importa l’epoca, non importa il contesto storico, uomini di 6 secoli fa e altri di 20 anni fa hanno dei punti di congiunzione, spaventosamente grossi.

Per portare avanti questa tesi, contrappone il comportamento di un semplice contadino al pensiero di autori di fama internazionale come Shakespeare.

Le storie ci fanno immedesimare, ci suscitano emozioni, ci fanno vivere delle vite parallele alla nostra.

Ora, immaginate un attimo...
Se anche la comunicazione legata ad un evento contenesse delle storie?

Sarebbe un salto quantico a livello di impatto mediatico ve lo garantisco

Il punto è che ognuno di noi è affamato di curiosità, di emozioni, di sensazioni.

Vogliamo averle sulla pelle, vogliamo sentirle con noi, vogliamo assaporarle senza addentarle.

Creare una comunicazione con espedienti che producano emozioni e stimolino i nostri 5 sensi ci permette di stabilire un contatto più longevo e forte con la nostra clientela posizionandoci come unici e differenti dalla massa.

Se nella mia comunicazione inserisco una storia in cui descrivo il momento in cui preparavo la moka per il caffè, inizierai a sentire odore di caffè nella tua stanza o comunque a sapere cosa si prova quando lo si sente.

Se nella mia storia descrivo il senso di affanno provato dopo una corsa di 2 ore, ti immedesimerai in quelle sensazioni, cercherai nelle tue esperienze qualcosa di simile e ti mostrerai empatico.

Questo per arrivare dove?
Se raccontiamo una storia, la nostra audience la vivrà insieme a noi.

Se rivoluzioniamo un concetto noto inserendo degli elementi originali come storie di contadini, pastori, fallimenti di banca e poeti, porteremo l’audience a entrare in contatto con il concetto in un modo indiretto, nuovo, vincente.

Un esempio pratico?

Se volessimo promuovere un format potremmo decidere di raccontare la SUA storia!

dall’idea alla progettazione fino alle realizzazione articolandola per step, sono certo e lo dico per esperienza pratica, che supererebbe ogni aspettativa.

Vi ringrazio per essere arrivati fino qui, spero che questo contenuto vi sia piaciuto!

Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate

Un abbraccio.

Ale

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