Ep. 07 - Un nuovo DPCM contro il virus cinese - a podcast by Fabrizio Gareggia

from 2020-10-13T05:31:39

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Contro il virus cinese un altro decreto è stato firmato nella notte: tante regole di dubbia efficacia che contribuiscono ad alimentare il disorientamento delle persone e il clima di terrore che rischia di far saltare la nostra economia e la tenuta sociale del Paese.


Nel frattempo Conte si dimostra responsabile e ai giornali amici dichiara che si opporrà fermamente ad ogni ipotesi di lockdown e si affida ad annunci rassicuranti.


Evidentemente il monitoraggio dei social networks, dove le persone più o meno possono esprimersi liberamente, deve aver messo in guardia il governo per il clima di insofferenza verso questa politica degli annunci e del terrore alla quale non si accompagnano scelte realmente efficaci. Più ragionevolmente, nella scelta di questa strategia - fatta di puro allarmismo - devono aver pesato anche gli avvertimenti dell’Ufficio parlamentare di Bilancio, secondo il quale a forza di spaventare le persone l’economia si è di nuovo bloccata e proprio nel momento più sbagliato: entro giovedì a mezzanotte, infatti, Gualtieri dovrà spedire a Bruxelles la NADEF, cioè la Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza, regolarmente approvata dal Parlamento: ma Conte non ha i numeri.


Ufficialmente perché ci sono almeno una decina di senatori in quarantena, ma è lecito ritenere che sul provvedimento ci siano le solite grandi manovre di una maggioranza affarista nella quale ognuno alza la posta per far contare il proprio voto.


Insomma, la strategia di Conte è chiarissima: spaventare gli Italiani e far apparire irresponsabile chiunque si permetta di opporsi a questa deriva autoritaria fatta di norme irragionevoli, quasi impossibili da far rispettare. I parlamentari che metteranno a rischio la vita di questa armata Brancaleone saranno accusati di aver messo a rischio la nostra salute.


Nel frattempo, però, da venerdì l’Agenzia della Riscossione avrà il via libera per notificare nove milioni di cartelle esattoriali, che andranno ad aggiungersi alle rateizzazioni sospese, e gli esattori del fisco potranno tornare a spremere i contribuenti con i pignoramenti delle case e degli stipendi e con i fermi amministrativi.


Nel frattempo, però, l’Italia è bersagliata ogni giorno da sbarchi di clandestini sganciati sulle nostre coste dai trafficanti di schiavi, solo ieri sono stati oltre novecento.


Nel frattempo stiamo regalando il Porto di Taranto ai Cinesi che colonizzeranno l’economia del trasporto merci nel Mediterraneo, con una decisione che ci mette in rotta di collisione diretta con gli Stati Uniti.


Insomma, saremo costretti a rispettare le regole di una dittatura che sembrano più indirizzate ad evitare una sommossa popolare che un’epidemia. Viene da chiedersi fino a quando la rabbia e la disperazione dei cittadini potranno essere tenute a bada con il divieto di andare al bar dopo le 21. Io credo non per molto. La tensione sociale che si respira in queste ore è davvero preoccupante e l’inettitudine dei giallorossi è benzina sul fuoco.


Cosa pensate che succederà alle migliaia di italiani che perderanno il posto di lavoro o la loro impresa, che verranno tartassati dal fisco che si accinge a portargli via la casa, o ai tanti precari della scuola che anziché essere stabilizzati saranno costretti a fine mese a fare un maxi concorso gomito a gomito con i neolaureati, senza che i loro anni di lavoro siano stati adeguatamente valorizzati. Come reagiranno gli italiani di fronte a questa nuova invasione di immigrati clandestini che andranno ad affollare le periferie delle nostre città già rese invivibili dal degrado e dalla delinquenza? Cosa accadrà quando gli italiani si renderanno conto che i fondi europei, i duecento miliardi sbandierati dal Conte, non arriveranno se non con il contagocce e dopo aver integralmente smantellato il nostro stato sociale e dopo esserci fatti colonizzare?

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