Domenica IV di Quaresima (A) - a podcast by Fabrizio Turriziani Colonna

from 2023-03-18T23:01:04

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Vangelo Gv 9, 1 - 41                              


In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco
dalla nascita ] e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì,
chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né
lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le
opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato
finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono
nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, sputò per terra,
fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli
disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli
andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano
visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava
seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No,
ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». ] Allora
gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose:
«L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e
mi ha detto: “Va’ a Sìloe e làvati!”. Io sono andato, mi sono lavato e ho
acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so».
Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in
cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei
dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse
loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora
alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva
il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di
questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco:
«Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli
rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse
stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori
di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro
figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di
lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come
ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo
sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi
genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già
stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso
dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a
lui!». Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero:
«Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose:
«Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo».
Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?».
Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di
nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e
dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a
Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro
quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi
ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno
onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è
mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non
venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». [ Gli
replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono
fuori.

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