Lo Specchio Nero S02E03 - ALTARI DELLA PATRIA - 29/10/2020 - a podcast by RKO

from 2020-10-29T09:30

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Si stanno abbassando le saracinesche, si sta facendo buio, sempre più buio. Restano spalancate le maestose porte dei luoghi di ogni culto, ma è una menzogna. Perché le sale cinematografiche sono chiuse, e noi che adoriamo il dio del cinema non possiamo raccoglierci in preghiera. La nostra fede è discriminata, ed è buffo: è l'unica fede che permette agli esseri umani di vedere quello in cui credono, di godere di autentiche visioni, di stabilire un contatto diretto, fisico, e privilegiato. E il miracolo avviene sempre e per tutti, non è mai un miracolo discriminatorio, è sufficiente pagare un biglietto d'ingresso ed è sempre epifania, è sempre fascio di luce mistica. Eppure, nonostante il nostro culto sia quello più tangibile, si abbassano le saracinesche. Privati delle nostre preghiere laiche, cerchiamo spiragli ovunque. Nei piccoli schermi, nella musica, in ogni riflesso di luce tenue e tremolante. Sempre e comunque lontani dagli altari della patria, che si moltiplicano, assumono identità vecchie e nuove, si coprono di ridicolo e fanno contemporaneamente paura. Allora meglio nasconderci in una scatola, che è l'equivalente di un abbraccio ai nostri “congiunti”.
La scatola è blu, e in questa puntata iniziamo a collaborare con i nostri amici blu. La voce di Saba, un nome che evoca visioni di default, ci consiglia non una, non due, ma ben tre visioni animate per la festa in scatola di Halloween prossima ventura.
Parliamo anche di film, ovviamente, a prescindere dalla grandezza degli schermi sui quali siamo costretti a guardarli: Possessor di Brandon Cronenberg (si, è il figlio), Love and Monsters e Ghosts of War. Una miniserie (mini nella durata ma maxi nel valore) tv dal titolo The Salisbury Poisoning ha rapito i nostri bulbi oculari, e ci ha fatto ancora una volta riflettere su quanto sia facile, per qualsiasi evento del passato prossimo, scivolare nella preistoria in un batter d'occhio. Ancora un ospite ad arricchire questa puntata, e trattandosi di una puntata dal titolo Altari della Patria, era necessario ospitare qualcuno che avesse a che fare col concetto di santo. Santo Niente. Siamo onorati di ospitare l'inconfondibile voce di Umberto Palazzo, che ha segnato gli anni migliori del rock “italiano”, ovvero i novanta. Rock italiano al quale tocca come sempre aggiungere la parolina “underground” perchè il mercato è sempre stato il mercato, per sua natura ottuso e sempre più monotematico, brutto e isterico.
E allora nel nostro piccolo omaggiamo la storia del signor Palazzo dedicandogli la colonna sonora della puntata, anche perchè è appena uscito il nuovo capitolo della sua storia, si chiama L'Eden dei Lunatici ed è un disco che in qualche dimensione parallela è sicuramente in cima alle classifiche. Buon ascolto dal vostro affezionato Dikotomiko mascherato.
RKO www.rkonair.com

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