Gianni Morandi: a Bologna è morta una ragazza di 21 anni, il covid non colpisce solo gli anziani - a podcast by RTL 102.5

from 2021-01-31T22:10:42.023393

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Nella rassegna stampa Davide Giacalone è partito dalla situazione economica legata alla pandemia: “La seconda ondata di Covid intaccherà severamente l’economia dell’Eurozona, come ha dichiarato Lagarde, presidente della BCE, il Recovery Fund serve subito, la cancellazione dei debiti è una sciocchezza autolesionista. Lagarde ha ragione quando dice che bisogna ricorrere subito al Recovery Fund, ma lo si dice dal 2012 con Draghi. La ricchezza deve crescere più della crescita del debito”.

Sul vaccino Covid: “Prima di discutere se renderlo obbligatorio, cerca di averlo, in massa, poi vediamo!
Se il commissario inizia a fare proclami prima di averlo…”

Sulla situazione in Calabria, senza tregua: “Il governo deve cercare di mandare non 700 commissari, ma di fare funzionare la giustizia. Chi è colpevole venga inviato subito nelle patrie galere, chi è innocente subito scagionato. Non tiriamola per le lunghe, sine die… non è un problema della Calabria, ma dello Stato”.

Sull’inchiesta della guardia di finanza circa il reddito di cittadinanza percepito anche dal killer di Livatino, 700 persone pagate senza titolo: “Quando distribuisci i soldi a pioggia può capitare anche questo, è ragionevole che ci possano essere errori, è una polemica inutile. Certo che se dai i soldi pubblici a gente che non dice di essere indagato per mafia o che ha il coniuge in carcere… è il fallimento dell’amministrazione pubblica che non riesce ad incrociare i dati”.

La politica e i deputati di FI che passano alla Lega: “Baci e abbracci sono sconsigliati, ma gli addii invece vengono incentivati… la cosa singolare è che i parlamentari passano da opposizione a opposizione. Dal 1948 al 1992 i parlamentari che traslocarono senza scissioni di partito, erano 14. Poi vennero i passaggi più numerosi delle legislature. Il centrodestra è un derivato della legge elettorale: ci si mette insieme per vincere...poi si litiga e ci si divide”.

Per Giletti 102.5 la domanda di oggi è stata, come sarà il Natale quest’anno
L'Italia ha di fronte a sé un futuro incerto. A poco più di un mese dal Natale il governo parla di "festeggiamenti sobri", mentre si cerca di capire quale sarà l'evoluzione della curva epidemiologica. Questo il tema della nuova puntata di "Giletti 102.5", in onda questa mattina su RTL 102.5 con Massimo Giletti e Luigi Santarelli. Telefoni aperti per gli ascoltatori per tutta la durata della trasmissione; l'opinione generale è quella della necessità di un grande senso di responsabilità, alla ricerca di un equilibrio tra buonsenso e restrizioni anti-Covid messe in campo dal governo.
Ospite dei trecento secondi è stato Gianni Morandi; in collegamento su RTL 102.5 da casa sua, ha raccontato delle sue prospettive per il prossimo futuro: "Quest'anno il Natale sarà molto diverso, abbiamo già annullato i programmi". Sull'ipotesi di tenere separati i soggetti più a rischio, in particolare i più anziani, dai più giovani, dice: "Non mi piace questa ipotesi, mi fa stare male".
E sulla proposta di un lockdown nazionale, "passiamo un Natale pensando al bene, ma la salute prima di tutto".


Per la rubrica di Francesco Delzio La Scossa, è intervenuto Edoardo Garrone, presidente del gruppo ERG: uno straordinario caso di riconversione industriale, nell'era del "Green New Deal" per come si rivoluziona una grande azienda, "cambiando pelle" ad un big player di un settore molto maturo (raffinerie e distributori di petrolio) per renderlo protagonista di un settore innovativo in grande crescita (le energie rinnovabili: ERG è leader in Italia nell'eolico). “In questi anni anche nel nostro Paese c’è voglia di guardare al green” dice Garrone “con una consapevolezza della rivoluzione verde da parte degli italiani e da parte dei mercati finanziari”.
Tra gli argomenti trattati: climate change, economia circolare, rinnovabili ma anche il paradosso della burocrazia italiana: “Il processo autorizzativo degli impianti è terribilmente lungo” continua Garrone “in media 5 anni per un nuovo impianto eolico o solare, al punto che quando arriva l'autorizzazione la tecnologia contenuta in quel progetto è già vecchia!”.

All’interno di Non Stop News, con Barbara Sala, Enrico Galletti e Luigi Santarelli

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