Martedì Sett.09 Pari T.Ordinario COME SE TORNASSE OGGI - a podcast by Don Alessandro Martini -Torino

from 2020-06-02T06:50

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2Pt 3,11-15.17-18

Nella seconda lettera di Pietro, di cui leggeremo un passo oggi, nella prima lettura, si può notare un pensiero che avevano i primi cristiani all'inizio.

Gesù aveva detto che sarebbe tornato nella gloria e i cristiani aspettavano questa venuta come imminente, tanto che Paolo, in una delle sue lettere, dice che è convinto che Gesù tornerà prima della sua morte.

Ma, con il passare degli anni, la venuta di Gesù tardava e allora molti cristiani sono andati in crisi e hanno cominciato ad ascoltare vari falsi profeti che parlavano di presunte apparizioni, che facevano notare che i segni degli ultimi tempi si stavano avverando.
E questi falsi profeti intanto trovavano il modo di guadagnarci dei soldi, di fare la bella vita con le offerte che venivano loro donate.

Esattamente come succede oggi, in pratica.

È questo il motivo che spinge Pietro a scrivere la sua lettera, che era come una lettera circolare che doveva essere diffusa in varie comunità.

Nel passo che leggeremo oggi, che è verso la fine della breve lettera, Pietro sottolinea che la cosa più importante non è sapere quando il Signore tornerà ma vivere ogni giorno come se lui tornasse oggi.

Perché il Signore viene quando meno te lo aspetti e dobbiamo sempre essere pronti.

Per descrivere la venuta di Gesù si utilizza l'immagine del fuoco che brucia tutto quello che non è giustizia.

Si tratta evidentemente di un fuoco spirituale, il fuoco del giudizio di Dio.

Quel che conta è essere in pace, cioè vivere l'unità, essere senza colpa, non seguire questi falsi profeti e soprattutto crescere sempre di più ogni giorno nella conoscenza di Gesù Cristo.

Non credere di essere di quelli che hanno già scoperto tutto e sanno già tutto e fanno da maestri.

Pietro fa un bellissimo richiamo all'umiltà e all'unità che è molto attuale in questo tempo in cui nella chiesa ci sono sempre più questi falsi profeti che si fanno ascoltare con messaggi minacciosi.

Per cosa riconoscere un falso profeta da un vero profeta?

Il vero profeta ti mette in crisi, ti costringe a convertirti, ti dice cose scomode, ti fa star male, ti fa sentire piccolo e bisognoso di conversione, ti dice quelle verità scomode che ti danno fastidio.

Il falso profeta ti fa sentire tra i salvati, ti dà qualche segreto per essere sicuro di essere nel giusto, predice catastrofi e flagelli che saranno sempre rivolti contro gli altri perché a te non ti toccheranno mai perché tu fai parte degli eletti.

In pratica, ascoltando il falso profeta, tu non cambi, non ti converti.

Anzi ti convinci di essere giusto.

Giudicate voi, tra tutte le voci che ascoltate nella chiesa oggi, quali sono i veri profeti e quali sono i falsi profeti.



Mc 12,13-17

Mancano ormai 3 giorni all'arresto di Gesù. Il clima si è fatto rovente.

Tutti coloro che per i più svariati motivi vogliono eliminare il profeta Galileo, si radunano.

Il complotto è già stato deciso.

Giuda si è già messo d'accordo con i capi dei sacerdoti.

Il giorno prima c'era stato l'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme che per la seconda volta aveva ripetuto la cacciata dei venditori dal Tempio.

Il potere religioso era furente di rabbia contro questo rabbi rivoluzionario.
In una sola mattina, mentre Gesù è nella spianata del Tempio, uno dopo l'altro, tutti i gruppi che odiano Gesù si avvicinano a lui per metterlo in difficoltà e contestarlo.

Prima i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani.

E Gesù li zittisce raccontando loro la parabola dei vignaioli omicidi omicidi.

Dopodiché, ed è l'episodio che abbiamo letto oggi, mandano da Gesù alcuni farisei ed erodiani.

Non si tratta quindi di capi religiosi, come prima, ma di...

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