Mercoledì Sett.11 Pari T.Ordinario ELIA LIBERO AL 100% - a podcast by Don Alessandro Martini -Torino

from 2020-06-17T07:04

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Sappiamo che il nostro Dio è il Dio liberatore e non sopporta di vederci schiavi.

Prima di tutto suscita per noi dei liberatori che ci liberano dalle schiavitù esteriori, lo sfruttamento, la violenza, la solitudine, l'emarginazione, la povertà.

E tuttavia, l'opera liberatrice di Dio non si limita alla schiavitù esteriori ma ci libera anche da quelle schiavitù che noi ci portiamo dentro.

E questa, possiamo dire che è un po' la specialità di Gesù.

Gesù ti rende libero interiormente in modo che tu possa anche accorgerti e ribellarti alle schiavitù che ti impongono gli altri.
Finché tu non sei libero dentro non avrai la forza per lottare contro le ingiustizie.

E queste schiavitù interiori le conosciamo sono
• il desiderio dei soldi,
• il voler primeggiare,
• la corsa a chi ha più potere,
• la preoccupazione per l'immagine,
• il voler fare bella figura,
• l'illusione di poter essere felici e realizzati se si ha fatto carriera,
• la sessualità vissuta come sfruttamento dell'altro per affermare il proprio potere, o vissuta come mezzo per ottenere qualche cosa e non come comunione tra due persone, ...
• l'ansia di doversi per forza divertire facendo cose diverse dal normale, ritrovandosi poi al lunedì più stanchi di prima, senza avere costruito relazioni autentiche,
• la violenza per controllare chi è più debole, specialmente le donne,

E lo sappiamo che la nostra società dei consumi crea sempre nuovi tipi di schiavitù, e nuovi bisogni per poter vendere sempre di più, vendere sempre di più.

Se non siano stiamo attenti ci troviamo invischiati in tutte queste realtà che ci impediscono di essere noi stessi, di essere felici, sereni, in comunione con gli altri, in pace con noi stessi,

... sempre alla ricerca di un qualche cosa che ci manca senza il quale non possiamo essere felici, mentre Dio ha messo la felicità a nostra disposizione.

La felicità non è un bene per i ricchi ma è a disposizione di tutti, specialmente dei poveri.

Molte volte Gesù ha messo in guardia contro queste schiavitù, che tengono l'uomo in catene.

Ma in questo brano Gesù si rivolge a persone religiose, a persone che hanno scelto Dio come bene supremo e quindi hanno rinunciato a tutte queste cose e l'hanno fatto volentieri.

Non cercano più il successo, la carriera, i soldi, il potere, l'imporsi con la violenza, l'aprofittarsi di un'altra persona per il proprio godimento.

Sanno che queste cose sono false felicità, anche perché non si può essere felici contro gli altri ma solo insieme agli altri.

Gesù sta parlando di voi, che siete liberi da tutte quelle schiavitù.

E Gesù vi dice: “State attenti che la schiavitù che avete tenuto fuori dalla porta non rientri dalla finestra”.

Perché l'essere umano fa proprio fatica a essere libero.

Dio l'ha creato libero, ma il peccato ci ha messo dentro questa tendenza quasi irresistibile alla schiavitù.

E così tu preghi, dedichi tempo a Dio e in questo modo ti liberi dalle altre schiavitù, perché doni a Dio la cosa più preziosa che hai: il tuo tempo.

E tuttavia sei contento che uno ti dica che sei bravo a pregare, che ti chieda un consiglio spirituale, che ti ammiri come persona vicina a Dio.

Sei contento di essere un punto di riferimento per gli altri.

In realtà non cerchi Dio ma cerchi ancora qualcosa che ti rende schiavo, ... perché spesso gli altri non ti ammirano o non ti vedono come un punto di riferimento o non capiscono il tuo amore per Dio … e tu diventi deluso, triste, ... perché in realtà tu non eri libero, non avevi scelto Dio per puro amore.

Ma eri ancora troppo attaccato al fare bella figura per farti vedere.

Questo è un difetto molto frequente nei preti che vogliono...

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