Mercoledì Sett.28 Dispari T.Ordinario TUTTI NEL TORTO - a podcast by Don Alessandro Martini -Torino

from 2021-10-12T22:00

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Le parole di San Paolo nella prima lettura sono molto chiare. Nessuno può pretendere di mettersi tra i puri, tra quelli senza macchia, tra quelli che sono dalla parte della ragione. Siamo tutti dalla parte del torto! - “mentre giudichi l’altro, condanni te stesso; tu che giudichi, infatti, fai le medesime cose”. “Tu che giudichi quelli che commettono tali azioni e intanto le fai tu stesso, pensi forse di sfuggire al giudizio di Dio?”. Spesso noi tendiamo a vedere solo i peccati degli altri e non ci accorgiamo dei nostri. E in questo modo non ci accorgiamo di quanto Dio ci ama ed è misericordioso con noi. - “disprezzi la ricchezza della sua bontà, della sua clemenza e della sua magnanimità, senza riconoscere che la bontà di Dio ti spinge alla conversione”. Disprezzo la bontà di Dio se non lascio che essa pervada il mio essere. Se un Dio così buono non mi commuove, non mi cambia dentro, allora sono proprio malato spiritualmente! Chi è sempre impegnato a giudicare gli altri è un immaturo nella vita spirituale. - “Dio renderà a ciascuno secondo le sue opere”. “Rendere a ciascuno secondo la sue opere” significa “rendere a ciascuno le sue opere”. - Se tu hai amato avrai opere d’amore. Se tu non hai amato non avrai nulla. - Quindi quando perdi tempo a condannare gli altri perdi un’occasione di amare. L’altro ha fatto un errore? Amalo. Metti amore. E prima di tutto ti convertirai tu dai tuoi peccati. E spesso anche l’altro cambierà. Le parole di Gesù nel vangelo di oggi parlano proprio di noi che siamo qui ora. - «Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo». «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!». I farisei erano i credenti praticanti di allora. I dottori della legge erano i preti di quel tempo. Noi credenti praticanti e noi preti spesso cadiano nell’errore di giudicare gli altri senza cambiare se stessi. - Allora comiciamo subito. Trasformiamo la parrocchia nel luogo dell’accoglienza e del perdono. Basta un gruppetto che comincia e influenzerà positivamente tutti. Il bene influenza molto più del male.

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