Natività San Giovanni Battista 24 giugno SENSO DI RIBELLIONE - a podcast by Don Alessandro Martini -Torino

from 2021-06-23T22:00

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Natività San Giovanni Battista

Ogni giovane, se non è costretto diversamente dalla povertà, può scegliere che mestiere farà da grande.

Ma il figlio primogenito di un sacerdote, come Giovanni, non poteva certamente scegliere di fare qualcosa di diverso dal sacerdote.

Molto probabilmente, il Giovanni adolescente, avrà accompagnato il padre Zaccaria e avrà imparato le tradizioni e i compiti della casta sacerdotale.

Ma a un certo punto deve essere nata dentro di lui una ribellione.

Non posso far parte di questo sistema ingiusto.

I capi dei sacerdoti, al posto di essere esempio nella santità, sono corrotti e collusi con il potere politico.

Utilizzano il loro potere non come un mezzo per servire il popolo ma per farsi grandi, per arricchirsi, per avere vantaggi economici.

Molto probabilmente, il giovane Giovanni, disgustato dalla corruzione che vedeva proprio in coloro che dovevano essere esempio di santità, si rifiuta di assumere i propri compiti sacerdotali, creando certamente scompiglio tra i parenti e i conoscenti della propria famiglia.

Giovanni si ritira nel deserto, rimanendo nella regione della Giudea vicino a Gerusalemme, ma lontano dai centri abitati.

Vive raccogliendo quello che gli viene offerto dalla natura, si veste in modo povero, con vesti che si fabbrica lui stesso.

In poco tempo, la notizia di questo giovane, che invece di fare il sacerdote è andato a vivere nel deserto, si diffonde e sempre più persone vanno a trovarlo.

Rimangono affascinati dalle sue parole che criticano la corruzione dei capi del popolo e del popolo stesso.

Molta gente desidera cambiare vita e convertirsi.

Si manifesta un risveglio spirituale, una nuova ricerca di Dio, una nuova attesa del Messia.

I parenti e conoscenti della famiglia non capiscono questa scelta di Giovanni.

Ma sua madre e suo padre lo capiscono.

Essi avevano avuto i segni che questo figlio era destinato a qualche cosa di diverso sin dall'inizio.

La sua nascita miracolosa dopo che essi erano sterili.

Io: Il fatto che Zaccaria avesse visto l'angelo Gabriele il fatto che, per non avergli creduto, era rimasto muto fino alla nascita del bambino.

Solo dopo hanno capito che questo era segno del fatto che la casta sacerdotale era ormai rimasta muta, perché non più capace di comprendere e annunciare la parola di Dio alla gente.

Si ricordavano anche come era nato il nome di Giovanni.

Che significa dono o grazia di Dio ma anche Dio ha esaudito, il Signore è misericordioso.

Era stata Elisabetta ad avere l'ispirazione di scegliere questo nome proprio per sottolineare la miracolosità della nascita di quel bambino.

Come dimenticare poi il fatto che Giovanni si era manifestato come profeta già quando era nel grembo della mamma.

Infatti si era tutto agitato quando Maria era vevuta a visitare Elisabetta, come si agita il bambino quando arriva il papà e sente la sua voce.

Ma Maria era una sconosciuta.

Ella portava nel grembo Gesù, ma nessuno lo sapeva in quel momento.

La scelta da parte di questo giovane di rifiutare tutto quanto era stato previsto per lui e di scegliere una strada alternativa in totale solitudine nel deserto … questa scelta folle aveva suscitato una vera e propria di rivoluzione spirituale nel popolo.

Aveva smosso le coscienze.

Un po' come è capitato con la scelta di San Francesco nel 1200.

Molto probabilmente, il ministero pubblico di Gesù non avrebbe avuto tutta questa risonanza, senza che il terreno fosse stato preparato da Giovanni.

C'era fermento, c'era attesa, tutti coloro che avevano speranza in qualcosa di diverso avevano alzato la testa, si erano mossi, e si guardavano attorno.

E Giovanni, con il dire e ribadire che non era lui il Messia, ma che il Messia era già in mezzo a loro ma nascosto, non faceva altro che aumentare questa attesa.

La maggior parte dei discepoli di Giovanni sono diventati discepoli di Cristo.

Gli apostoli più fidati, Giovanni, Pietro, Andrea, Giacomo … sono stati prima formati da Giovanni.

È stato Giovanni a mandarli da Gesù.

Giovanni è stata una grande personalità.

Ha avuto il coraggio di dire di no.

Di fare quello che si sentiva nel cuore.

E una volta che era diventato un leader, un protagonista, non ha utilizzato questo per avere potere, per controllare la gente …

Altrimenti sarebbe diventato esattamente come quei capi religiosi che lui contestava.

Giovanni ha preparato il terreno ad un altro, ad un carpentiere che viveva nascosto a Nazareth, Gesù, e gli ha donato i suoi discepoli migliori.

Quanto abbiamo da imparare da questo santo.

Anche noi dobbiamo diventare dei contestatori con la vita.

Anche noi dobbiamo avere il coraggio di seguire quello che lo Spirito Santo ci ispira, anche se è diverso da quello che tutti si aspetterebbero da noi.

Anche noi dobbiamo avere la capacità di non legare le persone a noi stessi ma di portarle verso Cristo.

Giovanni non ha fatto solo una scelta di povertà materiale ma ha fatto soprattutto una scelta di povertà spirituale.

Rinunciare a controllare la gente, ad avere influenza sulle persone ...

Risvegliare in loro il desiderio di libertà.

E soprattutto ha fatto qualcosa che pochissimi riescono a fare.

Risvegliare nelle persone il desiderio di Dio, il sognare qualche cosa di diverso, la voglia di cambiamento, l'attesa di ricevere qualche cosa da parte di Dio, la fiducia che Dio guida la storia e che troverà il modo di venire in nostro soccorso e di manintestarsi a noi.

Oggi la gente è spenta, non desidera più un cambiamento, non è in attesa più di nulla, non crede più che la storia possa andare verso un progresso, verso un miglioramento.

Il pessimismo ci ha contagiati tutti.

E allora, il compito dei cristiani nella società è proprio come quello di Giovanni.

Con le proprie scelte di vita, creare scompiglio, far discutere, pensare, … per far rinascere nei cuori della gente la speranza, l'attesa della salvezza, l'utopia, il desiderio di valori grandi, il sogno di un mondo migliore, il desiderio di Dio.

Giovanni è il grande modello di noi cristiani, preparatori del regno di Dio.

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