Sacro Cuore A Venerdì dopo Corpus Domini MAI SENTIRCI SUPERIORI - a podcast by Don Alessandro Martini -Torino

from 2020-06-19T08:36:26

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Il libro del Deuteronomio è la trascrizione di alcuni discorso di Mosè fatti al popolo in una sola giornata prima di morire. Mosè sa che il popolo sta per entrare nella terra promessa. Fino a questo momento il popolo è vissuto in una situazione di continuo miracolo. Era impossibile negare la presenza di Dio perché tutti i giorni la manna dal cielo nutriva il popolo. E questo è un miracolo avvenuto per 40 anni. Proprio il periodo più difficile per il popolo di Israele è stato il periodo in cui la presenza di Dio era più tangibile. Ma dopo che il popolo avrà conquistato la terra arriverà momento di benessere. Non sarà più Dio a nutrire il popolo ma il popolo si procurerà il cibo da solo lavorando la terra. In questa nuova situazione di benessere sarà grande il pericolo per il popolo di dimenticarsi di Dio, di pensare di essere l'artefice della propria ricchezza, e soprattutto di non essere fedeli a quelle leggi che Dio aveva donato sul monte Sinai. Per questo motivo Mosè, nei suoi discorsi, oltre a ripercorrere tutta la storia del Popolo dalla liberazione in Egitto in poi, ripete quasi tutti i comandamenti che Dio ha donato, a cominciare dal decalogo. Nel ripetere le leggi di Dio, Mosè fa alcune precisazioni molto importanti, per prevenire le tentazioni che il popolo si avrebbe incontrato nel corso della sua storia.
Il passo che abbiamo letto oggi è all'inizio del secondo discorso di Mosè, quello più lungo. Da poco tempo Mosè ha ripetuto i dieci comandamenti. Ora dice qualcosa per impedire che il popolo abbia un senso di superiorità. Di sentirsi migliore degli altri popoli. Di credere di essere stati scelti per dei meriti particolari che altri non hanno. Di credere che hanno conquistato la terra promessa grazie alla propria forza e alla propria potenza. Ricorda al popolo che Dio li ha scelti per puro amore gratuito. Li ha liberati perché ha avuto pietà di loro. Perché era amico di Abramo e aveva promesso ad Abramo di prendersi cura dei suoi discendenti e Dio mantiene sempre le promesse. Il popolo è stato oggetto di un amore immeritato.
Ma c'è un pericolo. Se si pongono al di fuori degli insegnamenti di Dio, se non sono fedeli ai comandamenti, possono perdere gli effetti di questo amore. Perché questi comandamenti sono il mezzo che Dio ha dato loro di mantenere la libertà donata da lui. Abbiamo un Dio che ci ama così tanto che non merita il nostro odio e la nostra ingratitudine.
Questo messaggio è valido anche per noi. Anche noi siamo oggetto di un amore gratuito e immeritato. Anche noi, come cristiani, non possiamo sentirci in alcun modo superiori a tutti gli altri. Anche noi, se non siamo fedeli al vangelo, perdiamo tutti quei doni che Dio vuole darci. Anche per noi il benessere la ricchezza è stato sempre un pericolo di infedeltà. È proprio quando la chiesa si è sentita forte e potente e maggioritaria che si è più distaccata dalle origini, che ha smesso di mettere le parole del vangelo al centro della sua vita. E questo ha portato sempre a disastri.
Ma attenzione. Anche nei momenti in cui il popolo di Dio si discosta dalla fedeltà a Dio, ai comandamenti, al vangelo, … anche in quei momenti continua ad esserci speranza. Dio infatti si sceglie sempre un resto di persone fedeli, da cui ripartire per ricostruire tutto. E li sceglie sempre tra i poveri e gli scartati.
È questo il senso del brano di vangelo che abbiamo appena letto. Poco prima Gesù si è lamentato con parole strazianti della sua generazione, che era lontana delle leggi di Dio e che ha rifiutato il suo annuncio che voleva riportare il popolo alla fedeltà alle origini. E coloro che hanno rifiutato il rinnovamento spirituale portato da Gesù sono stati soprattutto i più sapienti e intelligenti e conoscitori della Sacra Scrittura. Ma poi Gesù si guarda attorno eE vede i suoi discepoli. Uomini e donne semplici. Gente del popolo. Essi hanno capito il messaggio di Gesù. Essi sono quel resto da cui Dio vuole ripartire per far nascere una nuova...

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